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Autonomia privata e disciplina del mercato: il credito al consumo.

Scritto da Redazione

Volume del Trattato di diritto privato dell' Editore Giappichelli Torino, 2002, pp.312

di Giuseppe Carriero

Ad un decennio dalla sua introduzione in Italia, la disciplina sul credito al consumo rappresenta una diffusa, matura rule of law che nella dinamica economica, sociale, ordinamentale, promuove e regola crescenti volumi di finanziamento atti a soddisfare l'elevata domanda di beni durevoli. Si presta perciò ad essere analizzata tanto sotto il versante dello stretto diritto, grazie ai contributi dottrinari e giurisprudenziali intercorsi nel tempo, quanto sotto quello degli effetti economici e di mercato prodotti dagli strumenti di tutela del consumatore ivi contemplati, segnatamente in tema di allocazione del rischio contrattuale.
Tale biunivoco approccio caratterizza il volume che Giuseppe Carriero ha destinato al Trattato di diritto privato dell'editore Giappichelli.
Forniti sintetici ma indicativi dati sullo sviluppo del mercato del credito al consumo nel corso dell'ultimo quinquennio, lo studio prende le mosse da una disamina comparata dell'istituto nei principali paesi europei (Francia, Regno Unito, Germania) che, tra l'altro, testimonia della ricorrenza, anche in tali diverse realtà, di problemi di specificazione dell'ambito soggettivo di riferimento della disciplina, stante la equivoca valenza della nozione di consumatore, che è espressione sociologica. Segue un secondo capitolo, incentrato sull'analisi del diritto comunitario, con particolare enfasi dedicata ai profili disciplinari inerenti, da un lato, all'allocazione del rischio tra le parti dell'operazione, e dunque ai rimedi in tema di inadempimento dell'obbligazione contrattuale, dall'altro ai principi di trasparenza che presiedono al consenso informato e consapevole da parte del consumatore.
Si giunge così, nel terzo capitolo, alla disciplina interna, dalla l. 142/92 al Testo unico bancario, la cui lettura viene effettuata in chiave di sistema, attraverso la previa definizione della tipicità/atipicità del contratto, dell'esistenza o no di collegamento negoziale in ipotesi di rapporto trilatero, di ambito soggettivo ed oggettivo della fattispecie, di rapporti tra regola dell'atto d'autonomia e profili pubblicistici (riserva d'attività, controlli e sanzioni) della disciplina. Segue un quarto capitolo intitolato alle tecniche di tutela del consumatore, con scomposizione delle stesse in norme di trasparenza, che impattano sulla libertà di scelta, sulla consapevolezza del consenso e sull'auto-responsabilità del consumatore e norme di equilibrio eteronomo del rapporto, o di protezione, che impattano sulla negoziabilità del contratto, sulla sua qualità ed anche sul relativo prezzo. Si passano quindi in rassegna i principali strumenti giuridici di tutela del consumatore (Pubblicità, Taeg, interessi) anche alla luce dei nuovi orientamenti giurisprudenziali (ad es. in tema di definizione delle clausole anatocistiche), valutandosene costi e benefici. Ampio spazio è dedicato alle c.d. nullità di protezione (nullità relativa e nullità parziale) ed alle clausole di rinvio agli usi. Conclude il capitolo la disamina del regime speciale per le aperture di credito in conto corrente.
L'ultimo capitolo dell'opera, il quinto, è dedicato ai nuovi scenari del diritto dei contratti bancari e finanziari. Passa in rassegna l'evoluzione dell'ordinamento, il commercio elettronico e la vendita a distanza di servizi finanziari, le fonti negoziali del diritto e l'Ombudsman bancario.